Gli Angeli di Wenders, il nuovo album dei Turi Mangano Orchestra

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Quando Wim Wenders ebbe l’idea di girare Il cielo sopra Berlino, iniziò a camminare per le strade della città annotando su un taccuino tutte le cose che lo colpivano. Allo stesso modo, le canzoni de Gli angeli di Wenders nascono dagli appunti presi su un registratore portatile in questi ultimi anni, tracce vocali e assoli di pianoforte.
L’album è stato registrato una prima volta nella primavera del 2016 ma, non contenti del risultato, i T.M.O. si sono presi del tempo per scrivere nuove canzoni e provare nuovi arrangiamenti, cercando di dare una forma più completa al nuovo lavoro. Così, a quattro anni di distanza dall’esordio di Naturale Ep, la band siciliana torna con un album decisamente post-rock, dove la chitarra e il pianoforte restano spesso in evidenza e la sezione ritmica scandisce il ritmo di ogni brano.
Nei testi, che sfiorano l’ermetismo, si racconta di Alzheimer (Altrove), dei sogni in cui appariamo diversi dalla realtà (Sospesi), di storie d’amore complicate (Randagi), della voglia di crescere cambiando atteggiamento (Da qui in poi) e del rapporto tra padre e figlia (Mai come adesso, testo scritto da Rosa con la supervisione di Marco).

BIO

L’idea dei Turi Mangano Orchestra nasce nel 2012 dall’incontro tra Rosa e Marco. Il primo contatto tra i due risale all’anno precedente, quando Rosa vince il contest musicale organizzato dal portale PopOn di cui Marco è uno dei redattori. Lui è reduce dalla vittoria del Premio Penna e Rosa, leggendo le poesie, gli propone di raggiungerla in Sicilia per una collaborazione. Così, quella che doveva essere una semplice vacanza si trasforma in un progetto nel quale coinvolgono altri giovani musicisti. Sul finire del 2013, a Barcellona Pozzo di Gotto, i T.M.O. trovano il giusto assetto con l’inserimento dei riff elettrici di Emanuele Torre (chitarra, ora sostituito da Paolo Furnari), della linea guida di Ennio Corica (batteria) e della decisa delicatezza di Gianluca Saporita (basso). I tre orchestrali, tutti iscritti al Conservatorio di Messina, già attivi nell’ambiente indipendente siciliano, si affacciano al progetto con la giusta curiosità che permette di mischiare il proprio modo di intendere musica con l’esperienza e la sensibilità di Rosa. Proprio lei, a vent’anni di distanza dall’esibizione a Sanremo Giovani, ritorna in modo inaspettato con un progetto ambizioso e di qualità che coinvolge tre generazioni diverse in un genere che spazia tra il rock e il pop, strizzando l’occhio all’indie e alla poesia delle piccole cose.

Streaming Album
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