TV Lumiere [Intervista]

PressOffice

I TV Lumière esordiscono nel 2005, con un album dal titolo omonimo, proprio con la produzione di Amaury Cambuzat (Ulan Bator). Dopo numerosi live, nel 2007 registrano il loro secondo album “Per Amor dell’Oceano”, prodotto nel 2008 dalla Seahorse di Paolo Messere. Sempre per la Acid Cobra Records di Amaury Cambuzat esce nel 2011 il loro terzo album “Addio! Amore Mio”, adesso sono tornati con “Avrei Voluto Odiarti” per I Dschi del Minollo.

AS: Perchè TV Lumiere ?
TVL: All’epoca usavamo fare le prove illuminati da un vecchio televisore in bianco e nero sintonizzato sul nulla, ricordo che dovevamo sforzare la vista per vedere quello che facevamo con gli strumenti, infatti spesso non lo sapevamo neanche noi, dovevamo riascoltare le registrazioni quando avevamo la possibilità di farle. Poi l’idea di usare il francese ci venne da due canzoni di uno dei gruppi che amavamo di più, d-press TV e Lumière Blanche degli Ulan Bator.

AS: Come nasce un brano ?
TVL: Nel primo periodo si partiva spesso da un’improvvisazione, quando qualcuno credeva di aver trovato un giro che voleva tenere, questo veniva ripetuto per molti minuti, affinché tutti i membri non ci avessero adattato il loro strumento nella maniera più congeniale, spesso abbiamo tenuto le parti così ossessive anche nei dischi. In seguito, spingendoci più verso la forma canzone, alcuni brani sono nati da una parte di chitarra poi sviluppata in sala prove oppure da un giro di basso, talvolta si abbozza una linea vocale in sala prove e poi ci si adatta un testo, talaltra il cantato viene in testa nei momenti più inaspettati. Per quanto possa sforzarmi non ricordo di aver mai costruito un brano dei tv lumière a tavolino.

AS: Se abbiamo capito bene c’è stata una battuta di arresto di circa otto anni !
TVL: Dal punto di vista discografico si, ma la band è stata ferma per tre o quattro anni, sono avvenuti degli episodi piuttosto tragici che ci hanno tenuti lontani dai palchi, infine l’abbandono del gruppo da parte di Irene, la nostra bassista storica. Non è stato facile ritrovare la nostra identità per ripartire. Abbiamo pensato anche a fermare i tv lumière e riprendere con un altro nome ma poi ci siamo detti che era il caso di continuare la nostra avventura così.

AS: Adesso siete tornati con “Avrei Dovuto Odiarti”. Che cosa vi aspettate dalla critica ?
TVL: Generalmente non ci aspettiamo niente, ogni critico è libero di scrivere ciò che vuole, chiaramente speriamo sempre di essere apprezzati da loro per via della forte influenza che esercitano sui potenziali ascoltatori ma se così non fosse di certo non ci demoralizzeremmo, se il disco non ci fosse piaciuto non l’avremmo fatto uscire. Ad ogni modo siamo sempre stati trattati piuttosto bene e a nostro avviso questo album non è certo peggiore dei precedenti.

AS: Cosa ne pensate della scena musicale Italiana in generale ?
TVL: Non ci piace parlare degli altri e non ce ne occupiamo ma dovendo analizzare i fatti non ci sono grandi differenze con quello che succede in USA, UK o Germania, solo con 7, 8 anni di ritardo. Ci sono delle buone realtà sotterranee che faticano ma resistono e poi le cose fatte per le masse destinate a durare solo qualche anno. Inutile dire che noi apprezziamo la prima categoria.

As: Visto le liriche in Italiano avreste paure o dubbi ad affrontare un Tour all’estero ?
TVL: Dalle nostre precedenti esperienze all’estero abbiamo potuto notare che la gente è molto affascinata dalla lingua italiana, forse da tutte le lingue straniere, almeno per quanto riguarda Germania e Francia, non sappiamo se negli Stati Uniti o Regno Unito sia lo stesso, ad ogni modo non credo che avremmo problemi a verificarlo, l’ascoltatore deve soltanto prendere la voce come uno strumento aggiunto, poco più di un gruppo strumentale o di quelli che cantano in lingue inventate.

AS: L’episodio clou che ha determinato la nascita della band ?
TVL: Qui dobbiamo deluderti, non c’è stato un episodio chiave, si è sviluppato tutto gradualmente, venivamo da precedenti esperienze musicali condivise e da un legame fraterno. Posso citare un viaggio a Berlino dove io e mio fratello abbiamo definito un po’ gli aspetti del gruppo e buttato giù qualche idea per le prime canzoni con le chitarre dentro a una stanza d’albergo.

AS: Salutate i nostri lettori come preferite
TVL: Un caro saluto ai lettori di AscoltareScrivere da parte dei TV Lumière e grazie a te per averci dato voce.

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